< Il Parlamento del Regno d'Italia
Questo testo è completo.
Giuseppe Salomone Pietro Moffa


Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia




È nato in Napoli nel luglio del 1798 da Teodoro e Raffaella Guarini dei duchi di Boggiardo.

Fu educato in Siena nel collegio Tolomei ove rimase fino a tutto il 1815.

Noto pe’ suoi sentimenti ispirati all’amor di patria e di libertà, quando Ferdinando II concesse la costituzione nel 1848 il conte Saverio fu mandato a sedere nella camera elettiva dal collegio di Basilicata.

Restaurato l’assoluto dominio borbonico mediante i massacri del 15 maggio, il Campomaggiore in mezzo agli arresti e alle condanne che piovevano d’ogni parte ebbe di grazia d’esser rilegato negli aviti possedimenti, ove rimase confinato per ben dodici anni, sotto la sorveglianza della polizia.

Nel 1861, appena compiuta l’annessione delle provincie napoletane al regno italiano, il conte di Campomaggiore, elevato dal governo del Re galantuomo alla dignità di Senatore del regno e contemporaneamente eletto deputato a grande maggioranza di voti dal collegio elettorale di Potenza, rinunciò al primo degli alti due incarichi per ritenere il mandato confidatogli dai suoi concittadini.



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.