< Il Parlamento del Regno d'Italia
Questo testo è completo.
Giuseppe Dabormida Giulio della Verdura
Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia




Certi uomini che avrebbero forse, presi isolatamente una tal qual luce propria ove siano accoppiati ad una grande individualità, non possono non perdere il loro folgore assorbito nella splendidezza dell’aureola, ond’è circondata la persona alla quale si trovan congiunti da legami di stretta parentela.

Così accade a Vincenzo Ricasoli ch’è un eccellente ufficiale di stato maggiore e ch’è fornito di qualità di mente e di cuore da farne un uomo pregevole; di lui si dice: è il fratello del barone Bettino Ricasoli, nè si cerca più oltre.

Vincenzo Ricasoli ha dovuto rassegnarsi a questa parte di oscurità modesta e nella Camera non sappiamo ch’egli abbia mai chiesto neppure una sola volta la parola.



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.