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NOTE.
1 Biancheggiar primo ec. — Tomba da molti creduta di Temistocle.
2.............Sultana
De l’usignuol ec.— L’amore dell’usignuolo per la rosa, è una assai conosciuta favola dei Persiani. Bulbul dalle mille canzoni è forse uno dei nomi dell’augellino.
3.............e quando il gajo
Lïuto del nocchier ec.— Il Liuto è il continuo passatempo de’ marinaj Greci durante la notte; allo spirare d’un costante zeffiretto, in mezzo alla calma delle onde, lo accompagnano sempre col canto, e spesso colle danze.
4 Giaurro.— In lingua Turca significa — Infedele.
5 Topaicco.— Moschetto.
6 Gerrid ec.— Giavellotto spuntato, che i Turchi lanciano da cavallo con molta forza e destrezza; è questo l’esercizio loro prediletto.
7. Simùm.— Vento del deserto, infesto ad ogni cosa vivente.8. .......il sacro
Sale ed il Pan benedirà ec.— Dividere la mensa., e compartire il sale, presso i Turchi assicura la salvezza dell’ospite; foss’egli anche nemico, la sua persona divien sacra da quel momento; la carità, e l’ospitalità sono i primi doveri ingiunti da Maometto, ed invero generalmente osservati dai suoi discepoli.
9 Atagàn.— Lunga sciabola che i Turchi portano, unitamente a due pistole alla cintura, col fodero per lo più d’argento, o dorato, e qualche volta anche d’oro.
10 L’Emir dal verde ammanto ec.— Il verde è il colore privilegiato degli innumerevoli pretesi discendenti del Profeta.
11 La farfalletta ec.— Quella di Cassimiro è la più bella, e la più rara della specie.
12 È simile a scorpione ec.— Si allude al supposto suicidio dello scorpione attorniato da carboni ardenti.
13 Fingari.— La Luna.
14 Al-Sirat.— Ponte, largo non più del filo d’una tela di ragno, sul quale i Turchi credono dover passare per giungere all’unica porta del loro paradiso.
15 Bismillah.— In nome di Dio.
16 Amaùn.— Grazia, perdono
17.........all’occhio torvo
Malefico ec.— Superstizione assai comune in Oriente.
18 Palampore.— Drappo a fiori, generalmente in uso dalle persone di qualità.
19 Calpak.— Il mezzo, o la parte più solida del Turbante.
20 Un turbante scolpito sopra una colonna, ed un’iscrizione, sono l’ornamento delle tombe degli Osmanli, siano esse nei cimiteri, o in aperta campagna.
21 Allà-ù.— Voce con cui termina sempre il canto del Muezzino, quando dall’alto del Minareto chiama i credenti alla preghiera.
22 Le verdi bende ec.— In un canto di battaglia Turco leggesi:
Io vedo...io vedo la neri-occhiuta fanciulla del Paradiso! essa agita un fazzoletto...un fazzoletto verde e forte grida: — vieni baciami, ch’io t’amo ec.»
23 Monkir, e Nekir.— Sono gli inquisitori dei morti, a cui vanno sottoposti i loro cadaveri per subire una specie di noviziato alla dannazione.
24 Eblis.— Il principe delle tenebre.
25 Vamppro.— Generale in Oriente è la credenza in questi sozzi divoratori; faccia fresca, e labbra molli di sangue, sono i segni non fallaci d’un Vampiro; i Greci non possono pronunziarne il nome senza orrore.
26 Calojero.— Religioso.
27 Augello del Deserto.— Il pellicano che, dicesi, nutre i figlj col proprio sangue.
28 Tahir.— Dervis.
29 Sul profetico orecchio ec.— La dottrina del pre ascoltare è assai accreditata fra gli Orientali.