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CVIII (CXXVIl)
Della provincia di Caugigu.
Caugigu è una provincia da levante, che ha re; e sono idoli e hanno lingua per loro. Egli ubidiscono al Gran Cane e ogni anno gli fanno tributo. E dicovi che quello re che regnava era sí lussurioso ch’egli teneva bene trecento moglie; e com’egli avea una bella femmina nella contrada, incontanente la pigliava per moglie. Quivi si truova molto oro e care ispezie, ma è molto di lungi dal mare: però non vagliono guari loro mercatanzie. Egli hanno molti leonfanti e altre bestie assai, e vivono di carne1 e di riso, e ’l vino fanno di riso. I maschi e le femmine2 si dipingono tutti a uccelli e a bestie e ad aguglie e ad altri divisamenti; e dipingonsi il volto e le mani e ’l corpo e ogni cosa. E questo fanno per gentilezza, e chi piú n’ha di queste dipinture piú si tiene gentile e piú bello. Or lasciamo di questo, e dirovvi d’un’altra provincia ch’è chiamata Amu, ch’è verso il levante.