Indice:Tasso

Ci sono ancora pagine da trascrivere.

Torquato Tasso, Rime d’amore — Le Rime di Torquato Tasso, Edizione critica su i manoscritti e le antiche stampe, a cura di Angelo Solerti, Bologna, Romagnoli - Dall’Acqua, 1898. Fonte: Internet Archive

Formati disponibili per il download:

EPUB

MOBI

PDF

RTF

TXT

Pagine dell'edizione

- - - - i ii iii iv 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 - - - - -

Sommario

Frontespizio	3

Proposizione de l'opera

1. Vere fûr queste gioie e questi ardori	3

Libro I. Rime per Lucrezia Bendidio [1561-1562 1585]

Nota	6

2. Era de l'età mia nel lieto aprile	7

3. Su l'ampia fronte il crespo oro lucente	8

4. Avean gli atti soavi e 'l vago aspetto	10

5. Colei che sovra ogni altra amo ed onoro	12

6. Io mi credea sotto un leggiadro velo	14

7. Giovene incauto e non avvezzo ancora	15

8. Donna, sovra tutte altre a voi conviensi	16

9. Se d'Amor queste son reti e legami	17

10. Mira, Fulvio, quel sol di novo apparso	18

11. Fulvio, qui posa il mio bel sole, allora	19

12. Mentre adorna costei di fiori e d'erba	20

13. Lasciar nel ghiaccio o ne l'ardore il guanto	21

14. Occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro	22

15. Dov'è del mio servaggio il premio, Amore?	23

16. Se mi doglio talor ch'in van io tento	24

17. Bella è la donna mia se del bel crine	25

18. Tra 'l bianco viso e 'l molle e casto petto	27

19. Quella candida via sparsa di stelle	29

20. De la vostra bellezza il mio pensiero	31

21. Donna, crudel fortuna a me ben vieta	33

22. Tasson, qui dove il Medoaco scende	34

23. Io non posso gioire	35

24. Già non son io contento	35

25. Come vivrò ne le mie pene, Amore	36

26. Se 'l mio core è con voi, come desia	36

27. Pensier, che mentre di formarmi tenti	37

28. Giacea la mia virtú vinta e smarrita	39

29. Onde, per consolarne i miei dolori	41

30. Aura, ch'or quinci intorno scherzi e vole	42

31. Amor, tu vedi, e non hai duolo o sdegno	43

32. Amor, colei che verginella amai	48

33. Io veggio in cielo scintillar le stelle	49

34. Fuggite, egre mie cure, aspri martiri	51

35. Veggio, quando tal vista Amor impetra	52

36. Questa rara bellezza opra è de l'alma	54

37. Non fra parole e baci invido muro	56

38. Stavasi Amor quasi in suo regno assiso	57

39. Erba felice, che già in sorte avesti	59

40. La terra si copria d'orrido velo	61

41. Come va innanzi a l'altro sol l'aurora	62

42. Quel d'eterna beltà raggio lucente	63

43. A' servigi d'Amor ministro eletto	64

44. Chiaro cristallo a la mia donna offersi	66

45. Non ho sí caro il laccio ond'al consorte	68

46. Amor, se fia giammai che dolce i' tócchi	69

47. Non è questa la mano	71

48. Amor l'alma m'allaccia	72

49. Questa è pur quella che percote e fiede	73

50. Perché Fortuna ria spieghi le vele	75

51. Mentre ne' cari balli in loco adorno	76

52. O nemica d'Amor, che sí ti rendi	78

53. Donde ne vieni, o cor, timido e solo	80

54. Come la ninfa sua fugace e schiva	81

55. Se la saetta, Amor, ch'al lato manco	82

56. Se mi trasporta a forza ov'io non voglio	83

57. Tu vedi, Amor, come trapassi e vole	84

58. Sentiva io già correr di morte il gelo	85

59. Lunge da voi, ben mio	87

60. Lunge da voi, mio core	87

61. Or che lunge da me si gira il sole	88

62. Non sarà mai ch'impressa in me non reste	92

63. Dopo cosí spietato e lungo scempio	94

64. Era aspro e duro e sofferir sí lunge	95

65. Per figurar madonna al senso interno	96

66. Amai vicino; or ardo, e le faville	97

67. L'alma vaga di luce e di bellezza	98

68. Anima errante, a quel sereno intorno	99

69. Amando, ardendo, a la mia donna io chiesi	100

70. Fra mille strali, onde Fortuna impiaga	101

71. Io vidi un tempo di pietoso affetto	103

72. Quanto piú ne l'amarvi io son costante	104

73. Vissi: e la prima etate Amore e Speme	105

74. O piú crudel d'ogni altra, e pur men cruda	107

75. Poiché madonna sdegna	108

76. Vedrò da gli anni in mia vendetta ancora	109

77. Quando avran queste luci e queste chiome	111

78. Quando vedrò nel verno il crine sparso	112

79. Benché Fortuna al desir mio rubella	114

80. Qualor madonna i miei lamenti accoglie	115

81. Costei, che su la fronte ha sparsa al vento	117

82. Cercate i fonti e le secrete vene	119

83. Re de gli altri superbo, altero fiume	121

84. I freddi e muti pesci usati omai	123

85. Sceglieva il mar perle, rubini ed oro	125

86. Palustri valli ed arenosi lidi	126

87. Non son piú Belvedere	127

88. M'apre talor madonna il suo celeste	128

89. Mentre Madonna s'appoggiò pensosa	130

90. Mentre nubi di sdegno	132

91. Io veggio, o parmi, quando in voi m'affiso	133

92. Come il nocchier da gl'infiammati lampi	134

93. Disdegno e gelosia	136

94. Quel vago affetto ch'io conobbi a pena	137

95. Piante, frondose piante	138

96. Donna, quanto piú a dentro	140

97. A chi creder degg'io	141

98. Quel puro ardor che da i lucenti giri	142

99. Geloso amante apro mill'occhi e giro	144

100. O ne l'amor che mesci	146

101. Donai me stesso; e, se sprezzaste il dono	150

102. Quella secreta carta, ove l'interno	151

103. Bella guerriera mia, se 'l vostro orgoglio	153

104. Mal gradite mie rime, in vano spese	155

105. S'arma lo Sdegno, e 'n lunga schiera e folta	157

106. Costei, ch'asconde un cor superbo ed empio	159

107. Arsi gran tempo, e del mio foco indegno	161

108. Non piú crespo oro o d'ambra tersa e pura	163

109. Mentre soggetto al tuo spietato regno	165

110. Ah! quale angue infernale, in questo seno	167

111. Mentre al tuo giogo io mi sottrassi, Amore	169

112. Queste or cortesi ed amorose lodi	170

113. Quel generoso mio guerriero interno	172

114. Sdegno, debil guerrier, campione audace	184

115. Perché tormenti il tormentoso petto	186

116. Allor che ne' miei spirti intepidissi	187

117. Chi serrar pensa a' pensier vili il core	189

118. Dal piú bel velo ch'ordí mai Natura	191

119. Aprite gli occhi, o gente egra mortale	192

120. Uom di non pure fiamme acceso il core	194

121. Io non cedo in amar, donna gentile	196

122. Donna, sete ben degna	197

123. Flaminio, quel mio vago ardente affetto	198

124. Quel ch'io nudrii per voi nel molle petto	199

125. Al bel de' bei vostri occhi, ond'arde Amore	200

126. Tre gran donne vid'io ch'in esser belle	201

127. Le donne illustri che 'l mio duol tempraro	202

128. Quel prigioniero augel, che dolci e scorte	204

129. Qual piú rara e gentile	206

Libro II. Rime per Laura Peperara [1563-1567 1579-1583]

Nota	212

130. L'incendio, onde tai raggi uscîr già fôre	213

131. Dove nessun teatro o loggia ingombra	214

132. La bella aurora mia, ch'in negro manto	216

133. Questo sí vago don, sí nobil cinto	217

134. È vostra colpa, donna, o mia sventura	218

135. Con la saetta de la punta d'oro	219

136. Sian vomeri il mio stile e l'aureo strale	220

137. Non fonte o fiume od aura	221

138. Pastor, che vai per questa notte oscura	221

139. Messaggera de l'alba	222

140. Tu furi i dolci odori	222

141. Quando l'alba si leva e si rimira	223

142. Ogni pianta gentile	224

143. Ecco mormorar l'onde	224

144. Ore, fermate il volo	226

145. L'aura, che dolci spirti e dolci odori	227

146. Di che stame ordirò la vaga rete	228

147. Io mi sedea tutto soletto un giorno	229

148. Con qual focil meraviglioso, Amore	231

149. Or che riede Madonna al bel soggiorno	232

150. Come vento ch'in sé respiri e torni	233

151. Sí come torna onde si parte il sole	234

152. Voi mi chiedeste il core	235

153. Madonna gli occhi miei	235

154. S'a sdegno voi prendete	236

155. Se l'imagine vostra	236

156. In quell'etate in cui mal si difende	237

157. Donna, nel mio ritorno	237

158. D'onde togliesti il foco	238

159. D'aria un tempo nudrimmi, e cibo e vita	239

160. Poi che non spira al mio soave foco	241

161. Amor non è che si descriva o conte	243

162. Se amate, vita mia, perché nel core	244

163. Donna bella e gentil, del vostro petto	245

164. Vuol che l'ami costei, ma duro freno	246

165. Vorrei lagnarmi a pieno	247

166. Se taccio, il duol s'avanza	248

167. Donna, quella saetta	249

168. Quanto in me di feroce e di severo	250

169. Qual da cristallo lampeggiar si vede	251

170. Quest'arbor ch'è traslato al novo maggio	253

171. Già difendesti con ramose braccia	254

172. Luci, sovra ogni luce altiere e liete	256

173. I begli occhi ove prima Amor m'apparse	257

174. Or che l'aura mia dolce altrove spira	258

175. Vaghe Ninfe del Po, Ninfe sorelle	260

176. Cinzia giammai sotto 'l notturno velo	265

177. Da l'arboscel che le sue verdi fronde	266

178. Per ch'io Laura pur segua e nel mio pianto	267

179. Sorgea per maraviglia un vivo lauro	268

180. Chi vuol veder come ne l'acque amare	270

181. Non è d'Arabia peregrina pianta	271

182. L'aura soave, al cui spirar respira	272

183. Di nettare amoroso ebro la mente	273

184. Il cor che m'involò, donna, un furtivo	274

185. Dal vostro sen qual fuggitivo audace	275

186. Chi è costei ch'in sí mentito aspetto	276

187. Eran velati i crespi e biondi crini	278

188. Quel dí che la mia donna a me s'offerse	279

189. Secco è l'arbor gentile	280

190. Fummo un tempo felici	282

191. Arsi mentre m'amaste	283

192. Laura, del vostro lauro in queste carte	284

193. In queste dolci ed amorose rime	286

194. La giovinetta scorza	287

195. Sovra le verdi chiome	288

196. Felice primavera	289

197. Mantova, se non basta il real nodo	290

198. Chi la felice pianta d'orïente	291

199. È regio questo lauro	292

200. Questa pianta odorata e verginella	293

201. De l'arboscel c'ha sí famoso nome	294

202. Picciola verga e bella	295

203. Secco era quasi l'odorato alloro	296

204. Giammai piú dolce raggio	297

Libro III. Rime amorose estravaganti

205. Voi che pur numerate i nostri amori	301

206. Spinto da quel desio che per natura	302

207. Tu parti, o rondinella, e poi ritorni	303

208. Per darci eterna gloria Amore scrisse	304

209. Ben veggio avvinta al lido ornata nave	305

210. Ardeano i tetti, e 'l fumo e le faville	306

211. Tra l'empie fiamme a gli occhi miei lucente	308

212. Vago fanciul, che da l'ardor sovente	309

213. Qual chiamar ti degg'io, divo o mortale?	310

214. Vaghe colombe, che giungendo i rostri	311

215. S'egli è pur ver ch'Amor nel vostro petto	312

216. S'egli è pur vero, Amor, che mi legasti	313

217. Son queste, Amor, le vaghe chiome d'oro	314

218. Non regna brama in me cotanto ardita	315

219. Quell'alma ch'immortal, donna, traesti	316

220. Sdegno gentil, che con nov'armi e novi	317

221. Degni lacci d'Amor, crespi aurei crini	318

222. Donna, poiché fortuna empia mi nega	319

223. Donna, qual fede avete e qual amore	320

224. Donna, de la mia fe' segno sí chiaro	321

225. Ove si canta il nome, ove il sembiante	322

226. Mentre ch'armaste d'alterezza e d'ira	323

227. Lingua crudel, che saettasti i detti	323

228. Cara nemica mia, l'ira e l'orgoglio	324

229. Lasso, com'è ch'al terso avorio e bianco	324

230. Dubitate ch'io v'ami? ancor dubbiosa	325

231. Non, per crescer piú sempre il mio dolore	326

232. Ebbe simili stelle il vecchio Atlante	326

233. Sovra d'un carro di rossore tinto	327

234. Io vidi quel celeste altero viso	328

235. Questa ch'a me tra fiori e fronde spira	329

236. Oltre il mar vasto, ove gli aprici campi	330

237. Negro era intorno e 'n bianche falde il cielo	331

238. Or che colui che messaggier fedele	331

239. Tirsi sotto un bel pino	332

240. Gli augelletti diversi	332

241. Mentre i dipinti augelli	333

242. Sovra l'erbette e i fiori	333

243. Fuggía di poggio in poggio	334

244. Qual cervo errando suole	334

245. Quando stanco mi giunge	334

246. Al lume de le stelle	335

247. Io vidi già sotto l'ardente sole	336

248. Vita de la mia vita	336

249. L'amar sempre sperando	337

250. Non è verace amore	337

251. Darà fin presta morte al mio dolore	338

252. I desideri tuoi	339

253. Deh, nuvoletta, in cui m'apparve Amore	340

254. Amor, ch'aspro tormento	340

255. Mentre in grembo a la madre Amore un giorno	341

256. Amor, che qui d'intorno	341

257. Ardi, Amor, se ti piace	342

258. Auree fur le saette	342

259. Soletto Amor tendea	343

260. Donna, il bel vetro tondo	343

261. Mentre volgea 'l mio sole	344

262. Desío se desiai	344

263. Arrossir la mia donna	345

264. Donna, chi vi colora	345

265. Mentre la donna mia cangiando aspetto	346

266. Dolcissimi colori	346

267. Bella non è costei	347

268. Come sia Proteo o mago	347

269. De' bei vostri color non solo adorno	348

270. È la bellezza un raggio	348

271. L'òr, gli odori e le gemme	349

272. Occhi leggiadri e belli	349

273. Vagheggiava il tesoro	350

274. Vide una chioma d'oro, e disse Amore	350

275. O via piú bianca e fredda	351

276. Piú che Dïana è bella e piú mi piace	351

277. Perché la mia Dïana, anzi 'l mio sole	352

278. Per donare un lacciuolo	352

279. Al discioglier d'un groppo	353

280. Ira mia fortunata	353

281. O destrieri del sole	354

282. Quella ch'i suoi tesori asconde e cela	354

283. Quella candida mano	355

284. Questa vostra pietate	355

285. Se negaste tre volte	356

286. Stava madonna ad un balcon soletta	356

287. Un donar un bel fiore	357

288. Amatemi, ben mio	357

289. Già tu volasti quattro volte e sei	358

290. Amorosa fenice	358

291. In vaga e bruna gonna	359

292. L'alma tra nodi avvolta	359

293. Perché tu guardi con cent'occhi e cento	360

294. Quanto voi sete bella	360

295. Cara animuccia mia	361

296. In voi le vostre risa	361

297. Se 'l vostro volto è d'un'aria gentile	362

298. Mentr'io mirava fiso	362

299. Se la sua dolce lingua	363

300. Quante soavi parolette accorte	364

301. Se acuti e duri strali	364

302. Siepe, che gli orti vaghi	365

303. Sarai termine ancora	365

304. Labbra vermiglie e belle	366

305. Ne i vostri dolci baci	366

306. Né dolce umor che nobil canna asconde	367

307. Non sono in queste rive	367

308. Soavissimo bacio	368

309. O verdi selve, o dolci fonti, o rivi	368

310. Mentre angoscia e dolore	369

311. Nave in mar, segno in torre	369

312. In terra fu reciso	370

313. Le tre dolenti lettre, o vago fiore	370

314. Perché di seno in seno	371

315. Quella candida mano	371

316. Sí mirabil virtute	372

317. Letto è questo d'Amore o pur di Flora	372

318. Sovra un lucido rio	373

319. Non può l'angusto loco	373

320. Solitudini amiche, ombre e silenzi	374

321. Che mi giova il tranquillo	375

322. Donna, lunge da voi	375

323. Lontano dal mio core	376

324. Qual rugiada o qual pianto	376

325. O dolci lagrimette	377

326. Lunge da gli occhi vostri	377

327. Come cristallo in monte	378

328. Come dimostra Amore	378

329. Donna, il vostro disprezzo e 'l mio disdegno	379

330. Sotto 'l tuo grave incarco	379

331. Gioco d'Amor son io	380

332. Donna, se dopo tanti e tanti torti	380

333. Gelo ha madonna il seno e fiamma il volto	381

334. Porti la notte il sole	382

335. Voi bramate, ben mio	382

336. Come l'industre verme	383

337. Donne, i serici stami	383

338. Donna cortese e bella	384

339. Dolcissimi legami	384

340. Era pur meglio, Amor, che i miei lamenti	385

341. Fuggi fuggi, dolor, da questo petto	385

342. Già fu mia dolce speme	386

343. Soavissimo canto	386

344. Se de' begli occhi de la donna mia	387

345. Tra mille fior già cólti in dolce speco	387

346. Cantava in riva al fiume	388

347. In un fonte tranquillo	388

348. Avventossi repente a' capei d'oro	389

349. Chi mi ferí la destra	389

350. Ebbe qui vita e regno	389

351. Costei vuol ch'ami e taccia	390

352. Or che la nave mia	391

353. Già fui caro agli occhi tuoi	392

354. Occhi miei mal accorti	392

355. Crudel, se tu non credi a' miei lamenti	393

356. Correte, amanti, a le bellezze nove	393

357. Io v'amo sol perché voi siete bella	394

358. Amarilli, s'io te miro	394

359. Voi volete ch'io v'ami	395

360. Care ninfe del mar leggiadre e belle	395

361. Io son la Primavera	396

362. Questo riposto bel vago boschetto	397

363. Qui dove i sacri e verdeggianti allori	398

364. Mentre è de gli anni nostri il lieto maggio	398

365. Odi, Filli, che tuona e l'aer nero	399

366. Odi, Filli, che tuona, odi che 'n gelo	400

367. Aminta, poi ch'a Filli non dispiacque	401

368. Dolce Fillide mia, mentre il bel viso	401

369. O con le Grazie eletta e con gli Amori	402

370. O di quel ch'arse pria foco soave	409

371. Tre son le Grazie ancelle	409

372. Bruna sei tu ma bella	410

373. Bella e vaga brunetta	410

374. Cercando va per questo e quel sentiero	411

375. Amor l'ali m'impenna	411

376. Dolcemente dormiva la mia Clori	412

377. A l'ombra de le piante	412

378. Nel dolce seno de la bella Clori	413

379. Non si levava ancor l'alba novella	414

380. Viviamo, amiamci, o mia gradita Jelle	415

381. Di qual erba di Ponto o di qual angue	416

382. Armo di ghiaccio e inaspro il core e 'l petto	417

383. Chi di mordaci ingiurïose voci	428

384. Ebbro ne l'ira, perché vide accorre	424

385. Empia Circe crudel gran tempo m'have	424

386. Già non sei tu del cielo un dio superno	425

387. Or che l'alpi canute e pigre e salde	426

Libro IV. Rime amorose composte ad istanza d'altri

388. Questa fera gentil ch'in sí crucciosa	429

389. Donna, se ben le chiome ho già ripiene	430

390. Gianluca, ben poss'io di vaghi fiori	432

391. Aura è la vita mia che da voi spira	433

392. Donna, di me doppia vittoria aveste	434

393. Bella donna i colori ond'ella vuole	435

394. Mentre co' vaghi sguardi e col sembiante	436

395. In un bel bosco di leggiadre fronde	437

396. Giovinetta gentil, che 'l nome prendi	438

397. Indurasti in fredd'alpe, o 'n fiamma ardente	438

398. La bella fiamma che m'ardeva il core	439

399. O vaga tortorella	439

400. Non suol mai vaga damma	440

401. Se vai cercando intorno	440

402. Perché pur mi saetti	441

403. Condusse Amor Teseo fra due sorelle	442

404. L'avventurosa mensa a cui sedea	443

405. Né mai verde arboscel le chiome ombrose	444

406. Qual de gli uccelli l'aquila è reina	444

407. La natura compose	445

408. Questo tra gli altri fiori	445

409. Già del sangue d'Adone	446

410. L'alma con voi mandai	447

411. Né 'n formar bella notte unqua colori	448

412. Tanto io v'amava già ch'oltre quel segno	449

413. Pittor, che 'n cigno e 'n toro	449

414. Se, o Dea, che reggi Cipri e 'l terzo cielo	450

415. Alto e nobile obietto al mio desire	451

416. Non s'agguagli al mio lauro	452

417. Dolce mia fiamma, dolce	452

418. Ardi e gela a tua voglia	453

419. Ne la fredda stagion che 'l mondo agghiaccia	456

420. Amor, quel che tu sia, se crudo o pio	457

421. O santa, o pura immaculata Fede	458

422. Non fu dolor mai lagrimato o pianto	459

423. Notte, che stendi intorno	459

424. Misera, io ti perdei!	460

425. Or ch'è morta la fede	460

426. Quando la fe' perdesti	461

427. Udite affetto nuovo	461

428. Qual neve che su' colli ameni fiocchi	463

429. Ne l'età tua piú bella e piú fiorita	464

430. Aure de la mia vita, aer sereno	465

431. Cadde madonna, ed io le diedi aita	465

432. Mentre nel puro argento	466

433. Se tu mi lasci, perfida, tuo danno	467

434. Il cor ch'al dolce foco de' begli occhi	468

435. Quando talor ne' miei sospiri ardenti	468

436. Piú cólta penna mai piú care note	469

437. Per deserte spelonche e pellegrine	470

438. Donna, ch'a l'amor mio premio d'amore	471

439. La mia tenera Jole	472

440. Appare in dura pietra	472

441. Ardizio, se ben miri	473

442. Sotto l'aperto ciel, tra gigli e rose	473

443. Questa vita è la selva, il verde e l'ombra	474

444. Amore alma è del mondo, Amore è mente	475

445. Or che sei ne l'età bella e fiorita	476

446. Amor, contra costei che 'n treccia e 'n gonna	477

447. Ebbe il cielo una stella	478

448. Un fior del bello, un raggio	478

449. Colse la bella Negra	479

450. Sebben Negra s'appella	479

451. Meste, oscure contrade ove si gira	480

452. Per temprarve al bel seno al chiaro viso	481

453. O dolente partita	482

454. Era già l'alma inferma e fere scorte	485

455. Già basso colle umíle	486

456. Oggi in sé stesso pur ritorna e gira	489

457. Amor, che parti e giungi	489

458. Or temenza è il desire	490

459. Chiaro cristallo, a la pensosa mente	490

460. Vago pensier, tu spieghi ardito il volo	491

461. Donna, poiché mi niega invida sorte	492

462. Or che Vesuvio, che sovrasta il lito	492

463. Del bel tesoro, a la cui guardia intento	493

464. Scrissi, e dettollo Amore	494

465. Tendeva Amor la rete	495

466. Volean mutare albergo	495

467. Baciami dolcemente	496

468. E voi, canori cigni	496

469. A la mia bella Clori	497

470. Quasi Proteo novello	497

471. Baci, susurri e vezzi	498

472. Amor l'arco e la face	498

473. Voi, che tra verdi fronde	499

474. Arco è la stanca mente	499

475. Ardo al vostro apparire	500

476. Bella non sete, o donna	500

477. Chi brama esser felice	501

478. Chi volge il guardo umíle	501

479. Di stelle alta corona	502

480. Dove appare il mio sole	502

481. È lieta primavera	503

482. È pura e santa luce	503

483. Etna d'amor son io	504

484. Feci de' miei desiri	504

485. Già la Bellezza io fui	505

486. Già mi dolsi, or mi godo	505

487. Il mio dubbio pensiero	506

488. Il mio vago pensiero	506

489. Impiombate saette	507

490. L'alma vostra beltate	507

491. Ne l'aria i vaghi spirti	508

492. O miei vaghi pensieri	508

493. Pregio de' miei desiri	509

494. Questa vaga bellezza	509

495. Se cosí dolce è duolo	510

496. Segnò madonna ingrata	510

497. Se la pietà si niega	511

498. Tacciono i boschi e i fiumi	511

499. Un'ape esser vorrei	512

Indici

Indice per nomi del libro IV	513

Indice delle Rime d'amore	515

Indice del volume	527

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.