< Indovinelli
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IX XI


 
Di natura magrissima e sottile,
Lacero e mordo chi diede altrui vita,
E l’apro e sbrano in pezzi con l’aita
Di due infermi, un superbo e un umìle,
E camminando fuggo le vie torte:
Vivo di ferro, e dal legno ho la morte.

La sega.

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