< Indovinelli
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XLVII XLIX


 
In quell’ora ch’io nacqui
La casa appunto mi si fabbricò,
Sotto cui morta giacqui
Quand’ella rovinò:
Poi, messa nella fossa,
Lacere mi fur l’ossa - a farne unguento
Per unger chi di fuori e chi di drento.

La noce.

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