< Isaia (Diodati 1821)
Questo testo è completo.
capitolo 17 capitolo 19

Il disastro degli Assiri annunziato all’Etiopia.

18
  GUAI al paese che fa ombra con le ale, che è di là da’ fiumi d’Etiopia!

2 Che manda messi per lo mare, e in vaselli di giunchi sopra le acque, dicendo; andate, messi leggieri, alla gente di lunga statura, e dipelata; al popolo spaventevole, che è più oltre di quella; alla gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano.

Voi tutti gli abitatori del mondo, e voi gli abitanti della terra, quando si leverà la bandiera sopra i monti1, riguardate; e quando si sonerà la tromba, ascoltate.

4 Perciocchè, così mi ha detto il Signore: Io me ne starò cheto, e riguarderò, dimorando nella mia stanza, a guisa di un calor chiaro più che il sole; come una nuvola rugiadosa nel calore della ricolta.

5 Perciocchè, avanti la mietitura, dopo che la vite avrà finito di metter le gemme, e che il fiore sarà divenuto agresto, che si andrà maturando, Iddio taglierà i magliuoli con falci, e torrà via i tralci, e li riciderà.

6 Saranno tutti quanti lasciati in abbandono agli uccelli de’ monti, ed alle bestie della terra; e gli uccelli passeranno la state sopra essi, ed ogni bestia della terra vi passerà il verno.

7 In quel tempo sarà portato presente al Signor degli eserciti da parte del popolo di lunga statura, e dipelato2; e da parte del popolo spaventevole, che è più oltre di quello; e della gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano; al luogo del Nome del Signor degli eserciti, al monte di Sion.

  1. Is. 5. 26.
  2. Sal. 68. 31; 72. 10. Sof. 3. 10. Mal. 1. 11.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.