< Isaotta Guttadauro < Idillii
Questo testo è completo. |
Gabriele D'Annunzio - Isaotta Guttadàuro (1886)
L'androgine
◄ | Idillii | Idillii - L'esperimento | ► |
L’ANDRÒGINE
Ermafrodito, il semidio procace,
sta ne la fonte immerso
come in un letto d’oro; ed il ben terso
corpo dona a l’abbraccio di Salmace.
Tremano i fiori su la calda linfa
i calici schiudendo,
mentre si compie l’imeneo stupendo
de ’l figliuol di Mercurio con la ninfa.
A la marina, a ’l bosco, a ’l piano, a ’l monte
una immensa letizia
muove da ’l padre Sole: arde propizia
la voluttà su l’amorosa fonte.
E sai con deità di giovinezza
ne ’l favore di Giove
il gentil mostro clic le forme nuove
ha temprate di forza e di bellezza.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.