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Gabriele D'Annunzio - Isaotta Guttadàuro (1886)
Rondò I
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RONDÒ
Come sorga la luna
da le cime selvose
e grave su le cose
sia l’oblio de la luna,
amica, tu verrai
furtiva ne ’l verziere.
Hanno i consci rosai
ombre profonde e nere.
O amica, senz’alcuna
tema verrai: le rose
avran latébre ascose
per lor sorella bruna,
come sorga la luna.
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