< Istoria delle guerre vandaliche
Questo testo è completo.
Procopio di Cesarea - La guerra vandalica (VI secolo)
Traduzione dal greco di Giuseppe Rossi (1833)
Libro primo
Istoria delle guerre vandaliche Libro secondo


ISTORIA DELLE GUERRE

CONTRO

I VANDALI

LIBRO PRIMO




Indice

  •  Capo I 
  •  Capo II 
  •  Capo III 
  •  Capo IV 
  •  Capo V 
  •  Capo VI 
  •  Capo VII 
  •  Capo VIII 
  •  Capo IX  Ilderico successore di Trasamondo. — Imprigionato, perde il regno per congiura tramatagli da Gilimero. — Lettere di Giustiniano a costui; risposta. — Giustiniano risolve guerreggiare i Vandali.
  •  Capo X  Guerra contro i Vandali temuta da tutto l’esercito. — Sconsigliata da Giovanni prefetto del pretorio. — Persuasa da un vescovo orientale. — Il caso rende a Giustiniano Tripoli e la Sardegna.
  •  Capo XI  Truppe e comandanti spediti da Giustiniano alla conquista dell’Africa. — Preparativi di Gilimero contro la Sardegna. — Presagio formato da un imperiale comando.
  •  Capo XII  Il patriarca di Bizanzio benedice l’esercito. — Sogno di Procopio. — Partenza delle navi, ed omicidio punito da Belisario. — Suo parlamento.
  •  Capo XIII  Belisario attende grandemente al benessere dell’armata di mare. — Molti soldati vittime dell’avarizia di Giovanni prefetto del pretorio. — Avvertimento di Antonina consorte di Belisario perchè sul mare non si guastasse l’acqua potabile.
  •  Capo XIV Procopio va in Siracusa mandatovi da Belisario. — Vi compie gli ordini avuti. — L’armata di mare apporta in Africa. — Archelao sconsiglia il dare in terra. — Belisario gli si oppone. — E, riportato il voto degli altri duci, fa dismontare l’esercito. — Acqua comparsa nello scavare la fossa del campo, e da Procopio tenuta presagio della vittoria.
  •  Capo XV  Belisario arringa l'esercito. — Entra per accordo a Sileno, (città). — Indirizza ai Vandali le scritte loro da Giustiniano. — Procede in buon ordine coll'esercito. — Si procaccia l'amore de' popoli colla disciplina rigorosa delle sue truppe. — Gilimero commette a suo fratello Ammala la morte d'Ilderico e degli affini di lui rinchiusi nelle prigioni cartaginesi.
  •  Capo XVI  Ragionamento di Procopio sulla Provvidenza. — Uccisione di Ammata, e rotta delle sue truppe. — Onore accordato dai Massageti ad una loro famiglia, che tale cioe de' suoi membri fosse ognora il primo a disfidare il nemico alla pugna.
  •  Capo XVII  Belisario messo a campo l'esercito inspiragli coraggio nel combattere. — Terrore dei confederati — Imprudenza e fuga di Gilimero.
  •  Capo XVIII  Arrivo delle navi in Cartagine, ed animo degli abitatori bene affetto ai Romani. — Liberazione de' mercadanti prigionieri. — La truppa de' vascelli piglia terra. — Belisario, entrato nella città alla testa dell'esercito, ascende il trono di Gilimero, ascolta i richiami dei saccheggiati da Calonimo, e fa loro giustizia.
  •  Capo XIX  Origine delle voci delfico e palazzo adoperate per indicare il cenacolo e l'abitazione de' romani imperatori. — Belisario salvator di Cartagine. — Scioglimento d'un enigma, e compimento d'una visione.
  •  Capo XX  Saggio consiglio d'un Vandalo. — Crudeltà di Gizerico punita ne' suoi discendenti.
  •  Capo XXI  Taglia di Gilimero sopra le teste de' romani soldati — Valore di Diogene — Mura di Cartagine ristaurate da Belisario.
  •  Capo XXII  Lettera di Zazone al fratello Gilimero intercetta dal vincitore. — Avvenimento singolare.
  •  Capo XXIII  I Vandali ragunati a parlamento da Gilimero. — Belisario manda ai capi de' Mourusii i segni dell'autorità regale. — Risposta di Gilimero a Zazone. — Sbigottimento grandissimo de' Vandali.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.