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Ove d'avara chiostra a me s'involi Barbara, da che vesti il mortal velo
Questo testo fa parte della raccolta Bartolomeo Tortoletti

III

LE ROSE GITTATE AL FUOCO

     Ite, rose lascive, ite d’amore
pegni vani e nocenti, un tempo cari,
e da l’arido vostro e dal pallore
qual sia chi mi vi diè, per me s’impari.
     Tal diverrá quella beltá, ch’in fiore
oggi par che non abbia al mondo pari;
e deggio ancor seguirla? ancor dal core
m’usciranno per lei singulti amari?
     Ahi, che pur troppo il mio desire insano
mi fe’ soggetto; or tempo è ben che fia
sciolto il laccio crudel da la mia mano.
     Intanto, itene voi per cotal via,
ch’il rogo vostro e ’l cenere profano
primo trofeo di mia vittoria sia.

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