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Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
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LXXXIX.
MAGENTA
Gli attese al passo; poi di nubi avvolta
Del Cesare cirnèo l’ombra si mosse,
E disgombrando la caligin folta
4Alzò il grido di guerra, e il ciel si scosse.
Già fuoco e ferro orribilmente in volta
Percuote i lurchi come turbin fosse,
E l’antica vendetta entro la molta
8Strage l’ali battea torbide e rosse.
Or via, cessate l’inegual conflitto;
Ché quinci servitú feroce e muta,
11Quindi pugna de i popoli il diritto.
Cade l’austriaca sorte: e te saluta,
Pian di Magenta, il civil mondo afflitto:
14L’avversaria del bene è in te caduta.
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