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CAPITOLO IV

Qual si dee intendere oro ed argento puro.

Dico adunque che quasi tutto l’oro e l’argento, o almeno la maggior parte di essi, cosi li grezi delle minère come quelli che sono ridotti in monete ed in ogni altra sorte di opere, sono accompagnati con rame o stagno o piombo o altro metallo. Ma quell’oro, che si dice esser «puro», si chiama in Italia e in altre provincie «di denari vintiquattro»; e similmente l’argento fino si chiama «di dodici leghe»: le quali nominazioni dovranno necessariamente e fermamente in tutti i luoghi esser osservate; e ciò per avere la loro dipendenza dal numero duodenario, il qual è numero perfetto. E questi sono de’ quali intendo di ragionare, avendo io per sempre nel conteggiarli, ed in particolare sopra il fatto delle monete, la detta compagnia loro per esclusa.


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