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Con qual magia di cristallina lente Doni del ciel, gratuiti tesori
Questo testo fa parte della raccolta Giacomo Lubrano

VII

A UN VANTATORE DI NOBILTÁ

     L’arbore imperiosa in cento rami
di tua stirpe s’inalzi, e colma abondi
di corone e di mitre; infra le frondi
la fama canti pur ciò che piú brami.
     Fingila nata ancor pria degli Adami,
quando vagiano in culla ombre di mondi;
ché investigando giá dove si fondi,
non troverai che polvere e letami.
     Vane genealogie! Se i pregi augusti
ne la posteritá restan sepolti,
vili epitaffi son, titoli ingiusti.
     Odi tu, che degli avi i tronchi avvolti
vanti di glorie sol perché vetusti:
la piú antica famiglia è degli stolti.

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