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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


L’
ARME e ’l duce cantai che per pietate

La Terra Sacra a genti empie ritolse,
               In cui già Cristo di morir si dolse
               4E immortal fe’ la nostra umanitate;
          E sì fu chiaro il suon che questa etate
               Ad ammirar l’antico onor rivolse,
               Ma nè pedoni nè destrieri accolse
               8Che gissero oltre il Tauro, oltre l’Eufrate.
          Nè so s’i vaghi spirti al ciel rapiva,
               Ma ben sovente di pietoso affetto
               11Si colorò chi le mie note udiva.
          Me talor rapì certo, ed alcun detto
               Dal ciel spirommi, o musa od altra diva;
               14Deh! spiri or sempre e di sè m’empia il petto!

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