< L'arte dei bambini
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III V

IV.

Però una volta intero, quest’uomo non s’adatta più a nasconder nulla di sè alla vista degli osservatori anche se dietro i maggiori ostacoli. Se è a cavallo mostra tutte e due le gambe; se è in barca mostra l’intero corpo dalle pareti trasparenti di questa, o, come vedrete in altro modo consimile. Ma qual'è la norma che guida l'arte dei bambini? Da che cosa dipendono quasi tutti gli errori, non tecnici (ben inteso) ma logici?

Semplicemente da ciò. I bambini descrivono l'uomo e le cose invece di renderle artisticamente; cercano di riprodurle nella loro complessione assoluta e non nella risultanza ottica. Fanno insomma coi segni la descrizione che nè più nè meno farebbero con la parola.

Sanno che un uomo ha due gambe ed essi gliele disegnano tutte e due, anche quando debbono riprodurre quest'uomo in quella data posizione in cui non può mostrarne che una sola e magari nessuna.

Ecco una serie di prove cavate da tutti i disegni raccolti.

Salve pochissime eccezioni, tutti quelli che hanno fatto due o più uomini in barca, li hanno fatti dai capelli ai piedi, senza pensare che la sponda della barca nasconde gran parte del corpo. Essi ragionano, o meglio, sragionano così: «L'uomo in barca c'è tutto, e se c'è tutto perchè ne dobbiam disegnare solo la metà?»

E a che ricorrono per disegnarlo così integralmente? O fanno consistere la nave in una semplice linea curva, lasciando per tal modo le figure del tutto scoperte (fig. 11) — o fanno le pareti della nave trasparenti come se fossero di puro cristallo (fig. 12 e 13) — o fanno, in fine, le figure in alto fuori della nave stessa, come se spiccassero un salto per farsi scorgere intere dall'artista (fig. 14).

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