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XVII.
Un’altra prova quotidiana di questo riguardo al bello non si scopre nella distinzione che fanno quando si danno loro dei dolci? Mettete fra molti confetti comuni un bel candito che rappresenti, per un qualsiasi esempio, un cacciatore col suo cane. Essi senza nemmeno pensarci, mangiano tutti gli altri confetti, persuasi che vinceranno i consigli della gola e rispetteranno quel bel cacciatore. Ma nelle viscere della terra, del cacciatore e del suo cane ondeggia una dolce primavera di rosolio, cui la gola non resiste. Prima mangiano la terra e gli alberi, poi il cane, sempre nella speranza di aver riguardo all'uomo, ma alla fine anche lui scompare nè resta traccia alcuna del reato. Il buono ha vinto il bello, ma il bello ha ritardata la vittoria del buono!