< L'asino d'oro
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Apuleio - L'asino d'oro (II secolo)
Traduzione dal latino di Agnolo Firenzuola (XVI secolo)
Aggiunta all’Avvertenza
Avvertenza dell'Editore Breve discorso della vita d'Apuleio

AGGIUNTA ALLA AVVERTENZA.


Ecco la lettera del Firenzuola, accennata nel testo, alla quale risponde l’altra di Pietro Aretino, che abbiamo inserita per intero.


Al Divino Signor, Signore e Patron mio

Messer Pietro Aretino.


Divinissimo uomo, quanto ha da ringraziar Iddio il Firenzuola, poi che li tocco a conoscere la prima indole di tanta divinità, ed in Perugia prima e poi in Roma, ha ben ragion da dolersi, poi che non li è stato concesso goderla in solio maiestatis, perchè una lunga infermità di anni undici, mi ha relegato in Prato, assai orrevole castello in Toscana. Ora avuto per passo piccola e breve occasione di scrivervi per persona fidata non ho potuto mancar di avvisarvi ch’el Firenzuola è vivo, ed in istato di convalescenza, e desideroso di vostra grandezza, baciandovi le divine mani. Da Prato il dì V di ottobre del XLI.

Di V. grandezza Deditissimo

IL FIRENZUOLA.

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