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Hai ben onde gioir, qualor fra noi Vanne, e tu de la turba empia de' mori
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione


XXVII


AD ERRICO QUARTO DI FRANCIA

per le nozze di lui con Maria de’ Medici.

(1600)


     L’asta onorata e la temuta spada,
invittissimo re, lascia e riposa;
ponga giú l’armi omai la man famosa,
ch’ampia tra’ ferri altrui s’apre la strada.
     Sol teco armato, Amor trattando vada
fra notturni imenei guerra amorosa;
sí che bella nemica, ignuda sposa,
dolcemente traffitta in sen ti cada.
     Sia campo il letto, e l’ostro ond’egli è cinto,
ardito ma pacifico guerrero,
lascia d’ostro sanguigno asperso e tinto.
     Vattene poi, del tuo trionfo altèro,
da sí begli occhi piú felice vinto,
che vincitor de l’universo intero.

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