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SCENA NONA.
Annesa; Donna Rachele; poi, Don Simone e Rosa.
Donna Rachele
dalla sinistra.
Va tu adesso, Annesa, a vedere... Finiscono d’incendiare i fuochi... Va!
Annesa
malinconica.
Oh, no!... Io non mi diverto... Lei lo sa.
Donna Rachele
accostandosi al lettuccio.
Dorme?... Stassera è calmo... Gli hai dato la pozione?
Annesa.
Sì.
Donna Rachele.
Se si sveglia, dagliene ancora...
guarda la bottiglia e la rimette sull’armadio. |
Tienila qui in alto, che non la tocchi Rosa... Sai che c’è dentro oppio e morfina.
Annesa.
No, no!... Rosa non la toccherà!
con esitazione.
Paulu non le ha detto niente?... Ha trovato i danari?
Donna Rachele.
Pare ancora di no.
Rosa
entrando, a Don Simone, che la tiene per la mano. |
Anche le stelle, quando cascano, si spengono come i fuochi?
Don Simone.
No!... Quelle ardono sempre!... Il loro fuoco non si consuma mai.
Rosa.
Perchè?
Don Simone.
Perchè così vuole il Signore Iddio!
Rosa
sospirando.
Vorrei essere una stella anch’io!
Donna Rachele.
Per risplendere?
Rosa.
No... per non morire mai!
Donna Rachele
prendendo un lume, e dando la mano a Rosa. |
Andiamo, andiamo, chiacchierina!... Si muore quando Dio vuole... e sia fatta la sua santa volontà!
Don Simone
accarezzando la testa di Rosa.
Non importa morire: importa viver bene!
cercando un lume, che Annesa si affretta a porgergli.
Annesa.
Va a letto anche lei?
Don Simone.
Anch’io... Buona notte!
Rosa
mandando un bacio ad Annesa.
Buona notte, Annesa!
Annesa
a tutti.
Buona notte!
Donna Rachele, Don Simone e Rosa, escono per la scala. — Annesa finisce di porre in ordine e si prepara il letto sul canapè, traendo cuscini e coperte dalla cassapanca. — Chiude le porte e la finestra, tira interamente la tenda, abbassa la lucerna; infine, siede sul canapè, stanca e desolata. |