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SCENA TERZA.

Donna Rachele; Don Simone; Paulu; Prete Virdis, dalla comune.


Prete Virdis

presentandosi su l’uscio, che Paulu lasciò aperto.

Deo gratias!

Donna Rachele.

Venga, venga, Don Virdis!

Don Simone

sarcastico.

Che miracolo!... È un bel pezzo che non vi fate vedere!

Prete Virdis

sbuffando.

Mi aspettavo da voi, Don Simone, quest’accoglienza... ironica; ma... Angeli Santi!... se finora non mi son fatto vedere... è perchè avevo le mie buone ragioni.

Don Simone

c. s.

Cos’è?... Fu riconosciuta la nostra innocenza?... Hanno tolto i carabinieri dalla nostra porta, che vi arrischiate...?

Prete Virdis

c. s.

Io non ho paura di due carabinieri... e neanche di una legione intiera!... Io temo solamente Nostro Signore!... Le mie buone ragioni sono assai diverse... e ve lo dico subito, se avete la cortesia di lasciarmi sedere... dopo che mi sono arrampicato fin qui...

sventolandosi col fazzoletto.

...a queste ore bruciate...

Donna Rachele si affretta a porgergli una sedia.

Dunque, quando confessai zio Zua....

Donna Rachele

a Don Simone.

Ecco!... Vedete?

poi, a Virdis.

Lei lo ha persuaso a...?

Prete Virdis

Interrompendola.

Scusi, Donna Rachele.... ma lei non può sapere a che cosa io lo abbia persuaso... nè io posso palesarlo... perchè è un segreto di confessione... Fatto sta che zio Zua, il quale aveva lacerato il testamento a favore di Rosa...

Paulu

con ira.

Per odio verso di me!

Prete Virdis

sbuffando, continua.

.... depositò nelle mie mani il portafogli che conteneva tutta la sua sostanza.

Donna Rachele.

Ah!... Dunque, il portafogli non è scomparso?

Paulu

verso Simone.

Siete persuaso che Annesa non lo ha rubato?

Prete Virdis.

Eh, no!... Non poteva rubarlo, perchè era nelle mie mani!

Don Simone

alterato

E non ce lo avete detto subito?

Prete Virdis.

Non dissi nulla a vojaltri... ma ne avvertii subito il Tribunale nel vostro interesse... tanto morale, quanto materiale... Dico interesse morale, perchè distruggeva il furto, movente probabile del presunto assassinio; e dico materiale, perchè consegnandomi quel danaro, zio Zua mi dava incarico di beneficarvi, secondo le disposizioni contenute nel testamento, che aveva lacerato in un istante di malumore.

Donna Rachele

con gioja, rivolta al sottoscala.

Ah, Zua Decherchi!... Io ringrazio la tua memoria... non perchè ci conservi questa casa e l’ultimo pezzo di terra; ma perchè ti sei mostrato buono, mentre ti credevano cattivo.

Paulu.

Buono, eh?... E aveva distrutto il testamento a favore di Rosa, per astio contro suo padre!

Prete Virdis.

Taci, cattivo cristiano!

rivolgendosi sbuffando, agli altri.

Se non vi dissi prima d’ora queste cose, fu anche perchè Zua mi pregò di far note le sue ultime volontà a Paulu, prima di tutti... Ecco l’uomo che Paulu giudica perverso!... E se Paulu non fosse fuggito stupidamente, avrebbe saputo ogni cosa... non sarebbero nate certe dicerie... e tutto, forse, si sarebbe accomodato... anche se...

Don Simone

impressionato, come gli altri.

Anche se... che cosa?

Prete Virdis.

Nulla!

dopo pausa.

Ad aumentare i sospetti, sopraggiunse la scomparsa di Annesa.

Don Simone.

Adesso che so dove si trova il danaro, non ho più paura!

Prete Virdis.

Anche la giustizia lo sa da un pezzo... eppure, ha ordinato l’autopsia del cadavere... e se risulterà che Zua sia stato ucciso....

Don Simone.

Come può risultare... se rimane escluso il movente del delitto?

Prete Virdis.

Escluso niente affatto!... Un ladro... supponiamo... sa che un tale possiede un tesoro... e, ignorando che lo abbia affidato a un terzo, assassina il disgraziato... per impadronirsene.

Paulu.

Anche voi, dunque, Don Virdis, avete un’opinione così oltraggiosa di me?

Prete Virdis.

Io?... Io ho l’opinione che nè tu, nè Annesa, dovevate fuggire!

pausa.

Meno male che sei ricomparso... e in buon punto... proprio oggi che ricomparirà anche Annesa.

Don Simone.

Sapevate, dunque, dove si nascondeva?

Prete Virdis.

Ecco qua!

sempre sbuffando.

Ieri, incontrai il pastore Castigu, che s’interessa tanto di questa faccenda, per l’amore che porta ai suoi antichi padroni... Castigu mi confidò che Annesa si era rifugiata presso di lui, e che egli l’aveva nascosta nelle caverne quasi inaccessibili della montagna, di cui conosce bene il labirinto, e che gli procacciarono il titolo di «Re delle Grotte»... Io lo pregai d’indurla a tornare per il bene dei suoi benefattori, ed egli s’impegnò di condurla oggi stesso... Capirete che il suo ritorno... e quello provvidenziale di Paulu... proprio oggi... non possono produrre che l’ottima impressione di un indizio di tranquilla coscienza.

Paulu

con forza.

In questo modo, anche Annesa...?

Don Simone.

Noi di Annesa non dobbiamo curarci!... A noi, deve bastare sia evidente la nostra innocenza!

Prete Virdis.

Ah, voi vi figurate che la giustizia non vorrà approfondire se la serva non abbia ucciso l’ospite dei suoi padroni, istigata dai medesimi... o con la complicità di uno almeno di essi.... e nel loro interesse?... Eh, cari miei!... Se Zua risulta morto di morte violenta... siete fritti!

Don Simone.

Si direbbe quasi che lo desideriate!

Prete Virdis

alzandosi, indignato.

Io?!... Io che, in previdenza, mi sono già inteso con un avvocato di Nuoro, che pagherò di mia tasca, per difendervi, se vi arresteranno?... Io che, come fidecommissario di zio Zua, potevo privarvi della sua sostanza, proclamarne erede l’anima sua?... Io, che faccio ricomparire Annesa... anche perchè voglio scoprire come avvenne esattamente la catastrofe... e trovare il modo di salvarvi.... se....

Don Simone.

Se... che cosa, verbigrazia?... Io non ho inteso di offendervi, mentre voi...

Prete Virdis.

E io ho inteso che mi offendevate, e perciò... vi abbandono a voi stesso!

per andarsene.

Donna Rachele

trattenendolo, supplichevole.

Lei non farà questo, Don Virdis!... Lei deve cristianamente perdonare un’offesa involontaria.

Prete Virdis.

Per lei, donna Rachele.... per lei!

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