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Vai, ballatetta mia, di quadrifoglio
recinta, senza orgoglio
a l'Anima che scende nel mattino
tra i fiori, e canta il suo dolce latino
se non t'incresce recale un anello,
che accoglierà ne la gracile mano,
a cui virtù d'incanto s'accomanda
perchè Decembre non varchi il cancello
del giardino ove luce il fiore umano.
E dille meno amara è la vivanda
che al tuo folle desio reca il Destino,
se tutto sole è nel verno il giardino.
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