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L'incontro der beccamorto L'Urion de Monti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1843

L'OCCHI DER PAPA

     Chi? er Papa?! Ecco la prima che ne sento.
Propio lui?! Un zant’omo come cquello
Pò avé un par d’occhi da mette spavento,
Manco fussi un caggnaccio de mascello?!

     So cche cquann’era frate ar zu’ convento
L’ho sservito sempr’io da scarpinello,
E nun ciò ttrovo mai sto guardamento
Che mm’abbi fatto arivortà er budello.

     Ma ggià, ttu ppe’ un’occhiata che tte danno
Un rospo, ’na tarantola o ’na sorca,
Te ppissci sotto e scappi via tremanno.

     Sai ch’edè ar più sta pavuraccia porca?
È cc’un Papa tiè ssempre ar zu’ commanno
L’archibbusci, le carcere e la forca.

26 febbraio 1843

Note

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