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Li commedianti de cuell'anno Momoriale ar Papa
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

L'OCCHI SÒ FFATTI PE’ GGUARDÀ

     Nun ve se pò gguardà, ssor Rugantino,1
Sor Covielletto2 schiccherato a sguazzo?3
Che sso, mai ve vienissi in der boccino4
De trattamme all’usanza d’un regazzo!

     Se guarda una fascina d’un cudrino,5
Un torzo, una merangola,6 un pupazzo,
E nnun z’ha da guardà sto figurino
Che se pò ddì zzero via zzero un cazzo!7

     Cuanno che nun volete èsse guardato,
Perchè nun state in de la vostra coccia8
Senza roppe le palle ar viscinato?

     Io li par vostri me li ggiuco a bboccia;
E ssò ffigura pe’ cquer dio sagrato
De pisciavve mai mai9 puro in zaccoccia.

3 febbraio 1832

  1. Maschera assai in voga a Roma, il cui carattere consiste nell’insulto e nella timidità.
  2. Coviello, maschera oggimai disusata.
  3. Dipinto, con isbadata precipitazione, a guazzo.
  4. Capo.
  5. Quattrino: 1/5 di baiocco. Fascina, tre o quattro canne tutte raccolte in tralci secchi di vite.
  6. Melangola.
  7. Zero via zero, zero: nulla.
  8. Casa.
  9. Se occorre.

Note

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