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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833
L'ORAZZIONE A LA MINERBA
Vergine bbenedetta der Rosario1
Voi che ccon zette spade2 immezzo ar core
V’incontrassivo3 a vvede4 er Redentore
A mmorì mmorto in crosce in zur carvario;
Moveteve a ppietà dd’un zervitore
Che jj’amanca5 inzinenta6 er nescessario:
Fateje cressce7 un scudo de salario
Pe’ ppagà la piggione all’esattore.
Voi lo sapete ch’io servo un prelato
Che mm’ha ppromesso in oggni ammalatia
De lassamme,8 si mmore,9 ggiubbilato.
Duncue, o bbeata vergine Mmaria,
Benedite la vojja che ha mmostrato:
Riccojjetelo10 presto; e accusì ssia.
Roma, 21 gennaio 1833
- ↑ Ivi si presta gran culto alla Vergine del Rosario.
- ↑ Confusione dell’Addolorata colla Madonna del Rosario.
- ↑ V’incontraste.
- ↑ Vedere.
- ↑ Gli manca.
- ↑ Sino.
- ↑ Fategli accrescere.
- ↑ Lasciarmi.
- ↑ Se muore.
- ↑ Raccoglietelo.
Note
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