Questo testo è completo, ma ancora da rileggere.
Non è questa colei, che coll'ardore Donna vid'io, che di bellezza altera
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

IV

PER LA SIGNORA AURELIA PAVESE

Che danzava il ballo della Spada.

La ’ve d’alta beltà luce infinita
     Cangiava notte in di sereno e chiaro,
     Di bella spada belle danze armaro
     4Bella Donna, che ognor sfida ogni vita:
Che fu veder l’avorio delle dita
     Vibrare intorno il minaccioso acciaro?
     Ah ch’era il minacciar sì dolce e caro,
     8Che ogni cor si offeriva alla ferita.
Ed ella con sembianze al mondo sole,
     Movea le vaghe piante in varie rote
     11Leggiadramente all’amoroso gioco.
Ed avea sulla fronte i crin del Sole,
     E le rose dell’Alba in sulle gote,
     14E negli occhi d’amor d’Amore il foco.

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