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A SUA ECCELLENZA
LA SIGNORA
CAMILLA BARBARICO
BAGLIONI.
Non è lontana da esse quella stagione, in cui sogliono le Fanciulle svelare modestamente l’inclinazione del loro animo. L’amorosa loro Genitrice è dispostissima a secondarle, e le massime ch’ella ha finora istillate loro nel cuore, potranno renderle in ogni stato felici. Tanto il Mondo che il Chiostro abbisognano di prudenza, di rassegnazione, di tolleranza; da pertutto si trovano dei malagevoli incontri da superarsi, e le Virtù generali servono di lume e di scorta in qualunque grado di vita. Queste illustri Figliuole mostrano nella dolcezza del loro volto la candidezza del cuore; e la rispettosa obbedienza che usar costumano ai materni voleri, fa sperar certamente un’eguale rassegnazione al piacer dello Sposo, o ai doveri del Monistero.
Può dunque dirsi a ragione. Nobilissima Dama, che fra le vostre pareti trovisi la Buona Famiglia, e s’io non ebbi tempo di raccogliere da essa le traccie del mio argomento, permettetemi almeno che a Voi consacri quest’opera, a Voi soltanto dovuta; l’esempio vostro potrà smentire coloro che mi hanno imputato un’invenzione chimerica. I fatti nella mia Commedia introdotti non convengono al grado vostro, ma le massime che vi ho sparse, quella Vera bontà di cuore che faccio in tutti quelli della Buona Famiglia risplendere, conviene a Voi perfettamente, ed ai virtuosi Figliuoli vostri.
Iddio Signore, che vi ha finora nei cari Figli felicitata, rendervi egualmente nei frutti loro contenta, e lunga età vi preservi, per continuare ai Nepoti la medesima scorta nel sentiero della Virtù; ed aumentandosi la vostra illustre Famiglia, si moltiplichi l’onore di questa Patria, la gloria del vostro sesso, e la consolazione degli ammiratori del vostro merito, fra’ quali ossequiosamente m’inchino.
Di V. E.
Umiliss. Devotiss. Obblig. Servidore |
- ↑ La presente lettera di dedica fu stampata in testa alla Buona famiglia l’anno 1738, nel t. IV del Nuovo Teatro Comico dell’avv. C. G., ed. Pitteri di Venezia.
- ↑ Diari del Gradenigo (nel Museo Coner di Venezia), alla data 27 apr. 1757: «Cessò di vivere l’Abb. Francesco Baglioni, Patrizio Veneziano, già divenuto cieco, ma proficuo per l’ingrandimento della propria casa, et aumento della ricca e commercievole, nonchè famosa sua Stamparia». Era nato nel 1697.
- ↑ Nato 3 dic. 1705, m. 30 marzo 1754.
- ↑ Angela sposò nel 1739 il N. U. Franc. Rota e Catterina nel 1760 il N. U. Cristof. Lorenzo Minelli.