< La madre (Deledda)
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Capitolo 13
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Dallo svolto del vicolo vide che Maria Paska non stava seduta sulla soglia; ma la porticina era aperta, segno che nessun visitatore era dentro. Senza volerlo, egli imitò allora l’uomo grosso, avanzandosi cauto col viso rivolto verso il muro. Gli dispiaceva che ella non fosse lì, in agguato, e nel vederlo non si alzasse d’un tratto divenuta grave e triste. Arrivato in fondo al vicolo la vide che attingeva acqua dal pozzo a fianco della casetta; e sentì un colpo al cuore: gli parve davvero Maria Maddalena. E come Maria Maddalena ella volse il viso, mentre traeva la secchia, e arrossì; mai più in vita sua egli vide una donna più bella. Desiderò fuggire; ma aveva soggezione di lei. Ella rientrò in casa con la brocca dell’acqua in mano, e gli disse qualche cosa ch’egli non sentì: e fu lei a chiudere la porta, appena lui fu dentro. Salirono la scaletta di legno che per mezzo d’una botola conduceva alla stanza di sopra, quella del finestrino con la croce contro le tentazioni.

Arrivata la prima, ella si chinò sulla botola, sorridendogli dall’alto, tirandolo su col suo sguardo; e quando anche lui fu nella stanzetta, gli si accostò, quasi volesse misurarsi con lui: con un colpo della mano gli fece saltare dalla testa il berretto, poi cominciò lei, come fosse l’uomo e lui la donna, a sbottonargli la sottana, toccandone i bottoncini rossi con un gusto infantile, così come egli aveva spiccato il grano della resina dal mandorlo fiorito.

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