< La mandragola < Atto terzo
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Atto terzo - Scena undecima Canzone dopo il terzo atto


Fra’ Timoteo, Ligurio, messer Nicia.

Timoteo
O Ligurio, uscite qua!
Ligurio
Come va?
Timoteo
Bene. Le ne sono ite a casa disposte a fare ogni cosa, e non ci fia difficultà, perché la madre si andrà a stare seco, e vuolla mettere al letto lei.
Nicia
Dite voi el vero?
Timoteo
Bembè, voi sete guarito del sordo?
Ligurio
San Chimenti gli ha fatto grazia.
Timoteo
E’ si vuol porvi una immagine, per rizzarci un poco di baccanella, acciò che io abbia fatto quest’altro guadagno con voi.
Nicia
Non entriano in cetere. Farà la donna difficultà di fare quel ch’io voglio?
Timoteo
Non, vi dico.
Nicia
Io sono el piú contento uomo del mondo.
Timoteo
Credolo. Voi vi beccherete un fanciul maschio,- e chi non ha non abbia.
Ligurio
Andate, frate, a le vostre orazioni, e, se bisognerà altro, vi verreno a trovare. Voi, messere, andate a lei, per tenerla ferma in questa opinione, ed io andrò a trovare maestro Callimaco, che vi mandi la pozione; ed all’un’ora fate che io vi rivegga, per ordinare quello che si de’ fare alle quattro.
Nicia
Tu di’ bene. Addio!
Timoteo
Andate sani.
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