< La regola di san Benedetto 
 
 
        
      | Questo testo è stato riletto e controllato. | 
Benedetto da Norcia -  La regola di san Benedetto  (540)
Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
Come si abbiano a regolare gli officii divini nel giorno. CAP. 16.°
| ◄ | Capitolo 15 | Capitolo 17 | ► | 
Come si abbiano a regolare gli officii divini nel giorno.
CAP. 16.°
Secondo che dice il Profeta: Sette
volte al dì io ho detto le tue Lodi; così
noi adempiremo questo sacro numero
settenario, se renderemo a Dio il 
debito della nostra servitù al tempo del
Mattutino, di Prima, Terza, Sesta,
Nona, Vespero e Compieta: perocché
di queste ore diurne dice il Profeta:
Sette volte al di io ho detto le tue
lodi. — Ed anche della veglia notturna
il Profeta dice il medesimo: Io mi
levava a mezza notte per celebrarti. —
Adunque rendiamo lode al nostro
Creatore per i suoi giustissimi giudizii
in questi tempi diversi; cioè, al 
Mattino, a Prima, a Terza, a Sesta, a
Nona, a Vespro e a Compieta; e di
notte alziamoci a magnificarlo. 
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.