< La scoperta de l'America
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Sonetto XLIX
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XLIX.
E che òmini! Sopra ar naturale!
Che er monno ce l’invidia e ce l’ammira!
E l’italiano ci ha quer naturale
Che er talentaccio suo se l’arigira.
Pe’ ’n ipotise; vede uno che tira
Su ’na lampena?... Fa mente locale
E te dice: sapé’, la terra gira!
Ce ripensa, e te scopre er canocchiale.
E quell’antro?... Te vede ’na ranocchia
Ch’era morta... La tocca co’ ’n zeppetto
E s’accorge che move le ginocchia...
Che fa? Te ce congegna un meccanisimo...
A un antro nu’ j’avrebbe fatto effetto,
L’italiano t’inventa er letricisimo!
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