< La scoperta de l'America
Questo testo è stato riletto e controllato.
XX XXII

XXI.


E io ne la mi’ piccola ignoranza
     Me c’investo. Fa’ tutto quer cammino...
     Arivà’ in arto mare... Arivà’ insino...
     Insino... a quela straccio de distanza,

E védete la morte in lontananza!
     Volé’ vive’, e sentitte lì vicino,
     Ne l’orecchie, la voce der distino
     Che te dice: lassate ’gni speranza!

Ma pensa, quer che deve avé’ sofferto
     Quell'omo immassimato in quer pensiero,
     De di’: la terra c’è!... Sì!... Ne so’ certo!...

E lì, sur punto d’èssece arivato,
     Esse’ certo, percristo!, ch’era vero,
     E dové’ di’: va be’, me so’ sbajato!


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.