< La scoperta de l'America
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XXV XXVII

XXVI.


E quelli puntuali!... Appena giorno,
     Che ce se cominciava appena a vede’,
     Se n’agnedero, e come che sbarcorno
     Nun sapeveno dove mette’ er piede.

Defatti, appena scenti, se trovorno
     Davanti a ’na foresta da nun crede’,
     Dove che malappena che c’entrorno,
     Che vôi vede’, percristo!, lo stravede!...

Te basta a di’ che lì in quela foresta,
     Capischi, le piantine de cicoria
     Je rivàveno, quì, sopra la testa.

Eh, quelli, già, se sa, so’ siti barberi;
     Ma tu invece de ride’, pîa la storia
     E poi tu viemme a di’ si che so’ l’arberi;


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