< La scoperta de l'America
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Sonetto XXXIII
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XXXIII.
Perchè er servaggio, lui, core mio bello,
Nun ci ha quatrini... e manco je dispiace..
Che lì er commercio è come un girarello.
Capischi si com’è? Fatte capace:
Io so’ ’n servaggio e me serve un cappello;
Io ci ho ’n abito e so che a te te piace,
Io te do questo, adesso damme quello,
Sbarattàmo la roba e semo pace.
Accusì pe’ li generi più fini,
Accusi pe' la roba signorile;
Ma loro nun ce l’hanno li quatrini.
Invece noi, che semo ’na famija
De ’na razza de gente più civile,
Ce l’avemo... e er governo se li pija!
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