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Li miracoli Villa Bborghese
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LA VEDOVA DELL'AMMAZZATO.

     Bbe’ tte l’hanno ammazzato: ma, ccommare,
Nun era peggio de morì1 in priggione?
Fijja, bbisoggna fasse2 una raggione:
Nissuno pò mmorì ccome je pare.

     L’affare de la morte è un cert’affare
Che nun ze' spiega.3 Vedi Napujjone,
Ch’è stato quer ch’è stato? Ebbè, er padrone
De la terra nun mòrze4 immezz’ar mare?

     Chi la pò pprevedé sta morte porca?
Se more5 a lletto suo, a lo spedale,
In guerra, all’osteria, sur una forca...

     Certe cose le regola er Ziggnore.
La morte è in man de Ddio. Se6 sa, ffijjola,
Dove se nassce e nno ddove se more.7

29 ottobre 1835


  1. Di morire.
  2. Farsi.
  3. Non si spiega.
  4. Non morì.
  5. Si muore.
  6. Si.
  7. [Se sa dove seFonte/commento: ec nassce ecc. Proverbio.]

Note

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