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Li Cardinali ar Concistoro San Vincenz'e Ssatanassio a Ttrevi
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LA VISITA D'OGGNI GGIORNO

     Quer che sta in pasce1 co’ la vacca e ’r bove
Viè a ttrova la padrona oggni matina
A un’ora fissa che la ggente fina
Pe’ nnun dì ccom’e nnoi disce a le nove.

     Pò ffioccà a ssangue,2 tirà vvento, piove,3
Pònno fionnà4 ssaette in pollacchina,
Quann’è cquell’ora ecchete lui, Ggiustina,
E inzino a mmezzoggiorno nun ze move.

     Pe’ llui nun c’è immassciata:5 entra da franco,
E sse6 serreno drento de galoppo
Dov’è er zofà ccór cusscinone bbianco.

     Stammatina perantro7 la Marchesa
Se l’è ffatto venì ddu’ ora doppo
Per via ch’è ita a ppijjà ppasqua in chiesa.

21 aprile 1835

  1. Pace.
  2. Nevicare a furia.
  3. Piovere.
  4. Fiondare, quasi “fischiare.„
  5. Ambasciata.
  6. Si.
  7. Peraltro.

Note

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