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Ernesto Majoni
Aggiunte a «Voci tedesche nel dialetto di Cortina d’Ampezzo» di Johannes Kramer
Sezion 1 • Articole Scientifiche A mio padre, che mi ha insegnato ad amare la parlata ampezzana. Nei numeri LXXVIII (1984), LXXIX (1985) e LXXXII (1988) dell’«Archivio per l’Alto Adige» Johannes Kramer esaminò una serie di voci ampezzane - fino allora ignorate negli studi sul ladino di Cortina -, la cui origine si rifà all’antico e medio altotedesco, alla variante austriaca del tedesco letterario o al dialetto tirolese (meglio, al pùster, diffuso nella Val Pusteria/Pustertal, che a Sorabances/Passo Cimabanche/Im Gemärk confina con Ampezzo). Il professor Kramer analizzò 149 voci (rispettivamente 68 nella prima parte dello studio, 58 nella seconda, 23 nella terza ed ultima), perlopiù note e utilizzate dai parlanti. Con il progresso degli studi in materia, si profila ora l’opportunità di rivedere e aggiornare l’elenco. Comparando, infatti, il materiale raccolto e studiato da Agostino Girardi de Jesuè (1929-2000, uomo di cultura e ricercatore curioso)2 con i vocabolari più recenti dell’idioma ampezzano, Ampezzano3
e Taliàn-Anpezàn4
, e servendoci della pratica dell’idioma, in seguito ad attente inchieste fra i parlanti nativi, abbiamo potuto registrare un nuovo corpus di vocaboli. Essi vantano indubbiamente legami con l’idioma tedesco-tirolese, non sono stati considerati nel pur ampio studio di Kramer, e sono esposti di seguito per categorie e in ordine alfabetico, con intento puramente tassonomico. Saremmo lieti di affidare ad altri, se eventualmente lo riterranno, l’incarico di approfondire l’analisi linguistica di questo materiale. La raccolta presentata esclude volutamente quattordici soprannomi ampezzani di famiglia, di evidente radice tirolese: Birte, Chenopo, Drai (+), Febar, Garbar (+), Jaibar (+), Milar, Moidl, Ober (+), Paor, Podar, Pua (+), Slossar (+), Tal (+). Essi si riferiscono perlopiù a professioni, oggi sono in vita soltanto in parte, e sono stati analizzati dall’autore di questa nota, nell’ambito di uno studio sugli appellativi rilevati in Ampezzo alla fine del XIX secolo5 . Nel corpus, invece, sono compresi alcuni oronimi e toponimi, dimostrativi di quelli in circolazione, soprattutto per quanto attiene alla fascia territoriale che confiErnesto Majoni Aggiunte a «Voci tedesche nel dialetto di Cortina d’Ampezzo» di Johannes Kramer 1 Kramer, Johannes, Voci tedesche nel dialetto di Cortina d’Ampezzo, Parte prima (A-M) in AAA 78 (1984), pp. 7-22, Parte seconda (N-S) in AAA 79 (1985) pp. 185-205 Parte terza (T-Z) in AAA 82 (1988), pp. 255-265. 2 Girardi Agostino, Cemódo che se diš par anpezan, 8 voll., Cortina d’Ampezzo, Tipografia Print House, dal 1984 al 1988. 3 Regole d’Ampezzo, Vocabolario Ampezzano, curato da Enzo Croatto, Belluno, Tipografia Piave, 1986. 4 Comitato per il Vocabolario delle Regole d’Ampezzo, Vocabolario Taliàn-Anpezàn, Bolzano, Athesia Editrice, 1997. 5 Majoni Ernesto, De ci sóšto, pizo? Genesi, storia e significato di oltre 400 soprannomi di famiglie ampezzane. Cortina d’Ampezzo, (Tipografia) Print House, 2004. 16 na con ambiti linguisticamente tirolesi o ladini (Badia/Abtei, Braies/Prags, Dobbiaco/ Toblach, Marebbe/Mareo/Enneberg). Una raccolta completa di questi toponimi, ideata in altro sede ma non più concretata, potrà costituire oggetto di future ricerche, anche su queste pagine.
Terminiamo quest’introduzione precisando che alcuni vocaboli sono probabili idioletti e molti di loro sono stati raccolti soprattutto presso autoctoni nati fino alla fine degli anni ‘20. Costoro, in gioventù, frequentarono famiglie e scuole germanofone per apprendere la lingua, importando così in Ampezzo termini e locuzioni, entrati presto nell’uso parlato. Il materiale presentato è trascritto secondo la grafia unitaria sostenuta dall’Istituto Ladin de la Dolomites.
1. Aggettivi
<poem>
1. chindisc: dal ted. kindisch, agg. infantile, bambinesco.
2. csciait: dal ted. gescheit, agg. giudizioso, arguto, intelligente, ragionevole.
3. ezelent(e): dal ted. exzellent, agg. eccellente.
4. fertich: dal ted. fertig, agg. completo, completato, finito, pronto, abile.
5. flinch: dal ted. flink, agg. svelto, pronto, vispo.
6. lustich: dal ted. lustig, agg. allegro, gaio, anche nel significato di brillo.
7. snaidich: dal ted. schneidig, agg. baldanzoso, deciso, tagliente.
8. tolm: sinonimo di ted. volltrottel, agg. completamente scemo. Forse connesso con
toll, agg. con più significati: fantastico, bello, incredibile, indiavolato, infernale,
matto, rabbioso6
.
9. trotl: dal ted. trottel, agg. scemo, cretino. V. anche totl, di uguale significato, registrata
da Kramer e dai vocabolari, ma di origine diversa.
10. virbel (o birbel): dal ted. Wirbel, sost. turbine, vortice, scalpore, nel significato
aggettivale di vivace, indiavolato.
2. Avverbi
1. nix: dal ted. nichts, tir. nix, avv. niente.
2. (via) vech: dal ted. weg, avv. via, lontano, nel significato di andarsene via, allontanarsi,
fare piazza pulita.
3. Interiezioni
1. pistia!: dal tir. pisch (dir)!, escl. ps!, pst!, pss!: voce onomatopeica usata per imporre
il silenzio o l’attenzione, nel Vocabolario Ampezzano pisc.
2. taifl: dal ted. «zum Teufel!», interiez. «al diavolo!» (Teufel, sost. diavolo, demonio).
Sezion 1 • Articole Scientifiche
6 L’ipotesi è sostenuta, come altre, da Enzo Croatto.
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4. Oronimi e toponimi
1. Bòl: dal ted.Wahlen, Valle San Silvestro: top., loc. del Comune di Dobbiaco/
Toblach: parlà come chi da Bòl/todesco da Bòl: parlare come quelli di Wahlen/
tedesco di Wahlen, (usare un) linguaggio incomprensibile alla maggior parte degli
ampezzani.
2. Foradlperch: dal ted. Vorarlberg, top., il più occidentale degli stati federali dell’Austria.
3. Locòu: dal ted. Maria Luggau, top., loc. della Lesachtal in Carinzia/Kärnten, meta
di pellegrinaggi fin dal 1513 e nota per la chiesa del monastero servita, frequentata
assiduamente da sappadini e comeliani, ma anche da ampezzani.
4. Naistift: dal ted. Neustift, it. Novacella: top., loc. del Comune di Bressanone/
Brixen nota ab antiquo ad ampezzani, sede di un’abbazia famosa per la biblioteca
(fondata dall’abate Leopoldo de Zanna di Cortina), le iniziative culturali e la cantina
vinicola.
5. Plèz (su in): dal ted. Plätzwiese, it. Pratopiazza, top., altopiano pascolivo ai piedi
del Picco di Vallandro/Dürrenstein, sul confine di Ampezzo con Dobbiaco e Braies,
molto frequentato da ampezzani.
6. Scilian: dal ted. Sillian, top., loc. dell’Alta Pusteria austriaca/Hochpustertal prossima
al confine col Sudtirolo/Südtirol, nota agli ampezzani per commercio e turismo.
7. Senessèr: dal ted. Senneserkarspitze, it. Cima Cadin, o Quaira di Sennes. top.,
elevazione della Croda Rossa d’Ampezzo - sottogruppo di Sennes, in Comune di
Marebbe/Mareo/Enneberg, salita con gli sci da ampezzani già intorno al 1930.
5. Locuzioni
1. curz un(d) gùat: dal ted. kurz und gut, avv. brevemente e bene: loc. nel significato
di (azione, discorso) breve ed efficace, andare al sodo, non perdersi in chiacchiere.
2. lefel (sin molà un): dal ted. Löffel, sost. cucchiaio: loc. perdersene un cucchiaio,
provare godimento, piacere, intima soddisfazione per vari motivi. V. anche zold.
se n conzà n piat.
3. sai stil: dal ted. sei still, loc. stai buono, zitto, silenzio!.
4. malzait: dal ted. (gesegnete) Mahlzeit, loc. buon appetito!
6. Sostantivi
1. chibl: dal ted. Kübel, sost. tino, tinozza, secchio.
2. chipa: dal ted. Kippe, sost. tracollo, qui nel senso di discarica di rifiuti urbani. La
voce, diffusa anche nell’agord., zold. ecc., risale alla terminologia mineraria.
3. ciót: dal tir. Tschott, sost. cacio fresco e tenero; probabile errore o malinteso tra informatore
e ricercatore, poiché Tschott significa ricotta e non equivale all’amp. sprès7
7 Voci rilevate da Ugo Pellis nella frazione Mortisa di Cortina, fra il 2 e l’8.7.1927, durante le ricerche
per la stesura dell’Atlante Linguistico Italiano, di cui finora sono usciti i primi 4 volumi (1995, 1996,
1997, 1999). A suo tempo, le voci furono sottoposte da Enzo Croatto all’esame dei comitati di lavoro per
i vocabolari Ampezzano e Taliàn-Anpezan.
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Sezion 1 • Articole Scientifiche
4. clòfter: dal ted. Klafter, sost. misura di lunghezza equivalente alla tesa delle
braccia di un uomo adulto (in Austria: m. 1,8965)8
.
5. faier: dal ted. Feuer, sost. fuoco, incendio, fiamme): loc. fei duto un faier, fare
un disastro, distruggere tutto, presente anche nel comel., oltrechius. e zold..
6. firtl: dal ted. Viertel, sost. quarto, quartiere (della città).
7. fristich: dal ted. Frühstück, sost. colazione.
8. funto: dal ted. Pfund, sost. libbra (in Germania: 500 gr.)9
.
9. ghicele: dal tir. Gitschele, sost. ragazzina.
10. gurchen: dal ted. Gurken, sost. cetriolini in salamoia.
11. inpersòft: dal ted. Himbeersaft, sost. succo di lampone.
12. lantiegher: dal ted. Landjäger, sost. cacciatore, termine ufficiale usato dalla fine
del XVIII sec. all’inizio del XX per indicare un particolare corpo di polizia; in questo
caso però vale per salsiccia affumicata.
13. maister: dal ted. Meister, sost. maestro, capo, compare.
14. mòchar: dal ted. Macher, sost. facitore, autore, orditore.
15. picsmòchar: dal ted. Büchsenmacher, sost. armaiolo10.
16. plotfu(a)s: dal ted. Plattfuss, sost. piede piatto.
17. rezel: dal ted. Rätsel, sost. indovinello, cruciverba.
18. slaifar: dal ted. Schleifer, sost. arrotino.
19. stènp(e)l: dal ted. Stempel, sost. timbro, marca, francobollo.
20. stènder: dal ted. Ständer, sost. supporto, sostegno; in questo caso vale per stendibiancheria11.
21. tirtl(ain): dal tir. Türtl, Tirtlan, dim. di Turtn, sost. torta, qui nel senso di grossa
frittella con ripieno salato o dolce, di origine pusterese.
22. virstel f.: dal ted. (Brat)würstel, sost. salsiccia tedesca.
23. zèachncas: dal ted. Zehe + Käse12, sost. dito del piede e formaggio, nel significato
di pelle macerata fra le dita dei piedi.
24. zèlten: dal tir. Zelten, sost. dolce natalizio con frutta secca e canditi, preparato
anche in Ampezzo.
25. zètl: dal ted. Zettel, sost. biglietto, foglietto13.
Nel ringraziare per il cortese e competente sostegno gli amici Enzo Croatto e Loretta Rossa, auspichiamo che in futuro i tedeschismi pubblicati da Kramer nell’«Archivio per l’Alto Adige» e le aggiunte qui proposte trovino il giusto inserimento, in un lavoro autonomo, ad uso dei cultori e degli studiosi della variante ladina che identifica e arricchisce la valle d’Ampezzo. 8 Cfr. nota 7. 9 Cfr. nota 7. 10 Cfr. nota 7. 11 La voce compare solo nel vocabolario Taliàn-Anpezàn cit., così come clònpar, dal ted. Klamper («stagnino»); tislar, dal ted. Tischler («falegname»); pòcen (o pòce, dal tir. Påtsch («pantofola da casa col collo alto, tipo scarponcino»). 12 Cfr. nota 6. 13 Gran parte delle voci esaminate in questo studio è stata raccolta nel corso degli anni presso i seguenti informatori: Alverà Rinaldo Santabela (1938), Constantini Lucia Ghea in Dandrea Magro (1895-1982), Croatto Enzo (1932); Demenego Dina de Zero (1939), Gaspari Roberto Parler (1955-1996), Lacedelli Camilla de Mente in Majoni Coleto (1930), Lacedelli Emma Juscia in Menardi Merscia (1898-2001), Majoni Giuseppe Coleto (1920-1998), Menardi Luigi Malto (1929), Menardi Sisto Diornista (1955), Zambelli Bruno Nichelo (1937), Zambelli Luigi de Zenzo (1904-1999), Zardini Lacedelli Giovanni Sgneco (1935). 19 Sezion 1 • Articole Scientifiche Riferimenti bibliografici
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1890;
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Institut, 1980;
- • Fabbro, Manuela, I germanesimi nel friulano, in «Sot la Nape», Socjetat Filologjche
Furlane Udin, Marz 1988 n. 1, pagg. 11-22;
- • Fink, Hans, Tiroler Wortschatz an Eisack, Rienz und Etsch, Innsbruck-München,
Universitätsverlag Wagner, 1972;
- • Pellegrini, Giovanni Battista, Tedeschismi nei dialetti veneti settentrionali, in «Terza
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- • Pellegrini, Giovanni Battista, Prefazione a Rupolo Luciano - Borin Luciano, Piccolo
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- • Pellegrini, Giovanni Battista, Studi di dialettologia e filologia veneta, Pisa, Pacini
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- • Schöpf, J(ohann) B(aptist), Tirolisches Idiotikon, Innsbruck, Druck und Verlag des
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- • Valduga, Silvia, Germanismi nel dialetto trentino, in «Studi Trentini di Scienze
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- • Zanotti, Ilaria, Germanesimi nel lessico ladino fassano, in «Mondo Ladino» XVI
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- • Zolli, Paolo, Le parole straniere (II ediz.), Bologna, Zanichelli, 1991, pagg. 135-156.