< Le pitture notabili di Bergamo
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XXVIII XXX

S. ERASMO.


X X I X.


E
allo stesso Santo Vescovo dedicata; la quale non solamente è ornata di Freschi nella volta, e di Pitture a olio nelle pareti, ma è anche arricchita di un’antica Tavola all’Altare, che è degna di particolar attenzione per la straordinaria eccellenza, colla quale è condotta. Non ho potuto finora rinvenirne l’Artefice: ma quasi quasi direi che la è del Cariani, perciocchè si avvicina di molto al di lui fare, tanto nella robustezza dell’impasto, quanto nella naturalezza e maestrìa de’ contorni. Vi si vede figurata la Vergine col Bambino in braccio, cui San Giovannino, che gli è davanti, gli presenta un pomo, stando dai lati a delira il Santo Titolare, e a sinistra la Maddalena, coll’alberello dell’unguento prezioso in mano.

Questa rara Pittura ha sofferto assai danno; e più forse dalla barbarie degli uomini, che dall’ingiurie degli anni. La maladetta peste (che sì si appicca e serpeggia, e che quasi a ogni nuova elezione di governo di alcuna Chiesa si accende e rinasce) di lavare i Dipinti con droghe mordaci, per ravvivarne i colori, e poscia d’intonacarli di gommose vernici, che col loro bel lustro rapiscono il popolo; ha fatto screpolare in più luoghi questo nobil lavoro, in alcuni altri ne ha scarnata la tinta, e nel trono della Vergine ne ha distrutta una grossa porzione, con dispiacere di chi ha zelo per la conservazione dell’Opere insigni. Di quì risalendo alla Parrocchiale per la dirimpetto larghissima Scala ci condurremo all’ameno piano superiore, in capo al quale è situata la Chiesa di


S. GOTTARDO.

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