< Le poesie religiose (1896)
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Charitas Jo

NOX





Dice il mare alla notte: «paurosa
     Ombra, che invadi i miei torbidi baratri,
     Che chiedi, o paurosa ombra, da me?
Se nel tuo cavo sen dorme ogni cosa.
     Perchè più fiero a te sorge il mio gemito?
     Questo perpetuo fluttuar perchè?»


Dice alla notte il core: «Ombra infinita,
     Che gravi intorno a me, ch’entro a me penetri,
     Perchè contendi a le mie brame il ciel?
Se di sole e d’amor l’anima è ordita,
     Perchè il vero a’ miei stanchi occhi s’ottenebra?
     Perchè, se pace io vo s’apre un avel?»


Tacito sopra i baratri marini,
     Su’ baratri del cor tacito stendesi,
     Stendesi dell’immensa ombra l’orror;
Danzan nell’ombra i fati adamantini,
     E perpetuamente i flutti gemono,
     Perpetuamente si querela il cor.

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