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ANELITO.
Un ciel di cenere. Piove.
La terra è tutta un pantano.
Vorrei fuggire lontano,
4Sempre più lontano: — dove?
Ah, questa smania di fuga
Che a quando a quando m’assale,
E il pensier micidïale
8Che dentro il core mi fruga!
Fuggire verso le plaghe
Eternamente remote,
Là dove l’isole ignote
12Fioriscon lucide e vaghe
Sull’immutabile specchio
Del mare immenso, del mare
Cui tolse invano a solcare
16La prua d’Ulisse già vecchio.
Cercar le terre del sogno
Onde siam vedovi ed orbi,
Le terre inospiti ai morbi
20E all’esecrato bisogno.
I regni del puro Amore
E della Pace serena,
E del Silenzio che frena
24La danza lieve dell’Ore.
Scoprir dei numi defunti
Le impenetrabili stanze,
Dove le antiche speranze
28Dormon sui giorni consunti.
Fuggir sull’ali del vento,
Fuggir con l’ultima luce,
Fuggire da questa truce
32Oscurità di spavento.
Nel sacro asil della Morte
Raccorre il volo errabondo,
E all’ignominia del mondo
36Serrare in faccia le porte.