< Le rime della Selva < Parte seconda
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Parte seconda - Al fiorellin di memoria Parte seconda - Arpa eolia


SCIOPERO.


La notte scorsa il mio core
      Batteva stracco, indeciso;
      Poi si fermò d’improvviso,
      4E stette fermo quattr’ore.

Quattr’ore buone. La cosa
      Vi farà forse stupire,
      E anche a me, s’ho da dire,
      8Parve un tantin curïosa.

Mah! ora scioperan tutti,
      Tutti gli afflitti e gli oppressi....
      Se scioperassero anch’essi,
      12Qualche volta, i farabutti! —


Io, gli dicevo: Fratello,
      Non far così; non è un modo.
      Mentre si struscia il cervello,
      16Tu te la dormi? — e lui sodo.

Io gli dicevo: Figliolo,
      È troppo contro al diritto
      Ch’egli, il cervello, sia solo
      20A travagliare: — e lui zitto.

Io gli dicevo: Compare,
      Pensa un pochino al futuro.
      Non vuoi tu più lavorare?
      24Che vuoi tu fare? — e lui duro.

Allor, poichè non sentivo
      Di star nè meglio nè peggio,
      Dissi: A me par d’esser vivo....
      28O quasi.... infatti verseggio.

Dissi eziandio: Pazïenza!
      Si levi pure il capriccio.
      Il core, in fondo, è un impiccio:
      32Se ne potrebbe far senza. —


Ma, dopo lunga dimora,
      Il vecchio cor sonnolento
      Prese a picchiar lento lento,
      36E vedi qua, picchia ancora.

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