< Le rime di M. Francesco Petrarca
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Sonetto CCLXXV Sonetto CCLXXVII

SONETTO CCLXXVI.


T
Ranquillo porto avea mostrato Amore

     A la mia lunga et torbida tempesta
     Fra gli anni de la età matura honesta
     4Che i vicii spoglia, et vertù veste et honore.
Già traluceva a’ begli occhi il mio core,
     Et l’alta fede non più lor molesta.
     Ahi Morte ria, come a schiantar se’ presta
     8Il frutto de molt’anni in sì poche hore!
Pur vivendo veniasi ove deposto
     In quelle caste orecchie avrei parlando
     11De’ miei dolci pensier’ l’antiqua soma;
Et ella avrebbe a me forse resposto
     Qualche santa parola sospirando,
     14Cangiati i volti, et l’una et l’altra coma.

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