< Leggenda eterna
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Prefazione. "Mai!"
A Giuseppina Pacini Aganoor mia madre Leggenda eterna

PREFAZIONE

MAI!

 
Sotto la luna i mille cavalieri,
come a squillo che chiami alla raccolta,
vanno, volano, ansanti, a briglia sciolta,
curvi sul crine dei cavalli neri.

Ciechi, folli, non vedono, sui vaghi
poggi, il grappolo offrirsi dalle viti,
nè i casolari lampeggiar gl’inviti
di pace, in riva agli assopiti laghi.

No, no, no! Solo, luminoso, alato,
bello d’una terribile bellezza,
con voce di comando e di carezza
chiama il sogno da tanti anni sognato.


Laggiù laggiù tenacemente chiama
e laggiù l’orda turbinosa vola
credula, dove una crudel parola
spegnerà il foco dell’accesa brama.

Sta l’orrenda parola nel profondo
dell’abisso, che attira avido e inghiotte
chi le malìe sfidando della notte
corre ai miraggi che non son del mondo.

Ma che val! me che importa! — Il sogno mente;
tutto è invano! — Che importa? Avanti! io sono
con voi, fratelli! e sprono e sprono e sprono
il mio cavallo disperatamente.

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