Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Risveglio - Pel monumento a G. Zanella | Risveglio - La cometa di Tempel | ► |
REVERSIBILITÀ.
(da Baudelaire)
Angiolo pien di gioia,
conosci tu l’angoscia,
la vergogna, il rimorso,
le lagrime, la noia,
e il terror che ci prende
in certe notti orrende
quando il cor, come un foglio
gualcito in pugno, scroscia?
Angiolo pien di gioia,
conosci tu l’angoscia?
Angiol di bontà pieno,
conosci l’odio? i pugni
stretti nell’ombra, e il piangere
lagrime di veleno,
quando la maledetta
voce della vendetta
— triste duce dell’anima —
a comandarle sorse?
Angiol di bontà pieno,
l’odio conosci forse?
Angiolo di salute,
conosci tu le febbri
che dell’ospizio lungo
le muraglie, sparute
com’esuli, sen vanno
lente pel grave affanno
cercando il sole e tremule
le labbra a guisa d’ebbri?
Angiolo di salute,
conosci tu le febbri?
Angiolo di bellezza,
conosci tu le rughe?
lo spavento degli anni,
e il legger la gravezza
dei sagrifici amari
per entro ad occhi cari
fatti a schivarci esperti
con sapienti fughe?
Angiolo di bellezza,
conosci tu le rughe?
O angiolo beato
di salute e di luce,
David morente avrebbe
dal tuo corpo implorato
un vitale ristoro.
Io da te non imploro
che delle tue preghiere
la soave dolcezza,
angiolo di salute,
angiolo di bellezza.