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9 luglio 1898
Caro Federico De Roberto
In tanto baccanale di critica leopardiana giunge opportuno e a me graditissimo, il suo libro, notevole molto per la notizia sicura dei fatti, per il modo razionale onde i fatti sono ordinati, e più che altro, per la sobrietà dei giudizi e la temperanza delle conclusioni.
Ella s'è ancora una volta affermato quell'acuto psicologo e quell'artista geniale che tutti sanno e che io ammiro con affetto da un pezzo.
M. Rapisardi
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