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Dello Sdegno.
quella conosco meglio l’altrui gentilezza, e l’animo vostro villano mi serve per contraposto de gli animi benigni. Siate certo, che non sarà mai, che non mi dolga sin’al vivo dell’anima d’havervi amato, e ch’io non brami di cancellar col sangue l’infelice memoria di quell’amore, ch’io v’hò portato, il quale mentre pur tal volta (ma contra mia voglia) mi torna in mente, fà, ch’io fulmini di sdegno, e son astretta ad odiar me stessa, altrotanto di quello, che voi amai. M’è venuto pensiero di scrivervi questa lettera, perche sappiate interamente l’animo mio, e perche non godiate in voi stesso imaginandovi, che duri ancora quel tirannico Impero, che per mia dappocaggine, e per mio poco giuditio, un tempo m’haveste sopra. Altro non voglio dirvi, se non, che quanto meno mi sarà data occasione di vedervi, tanto più sarò contenta.