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LI. A Cassiano del Pozzo
L. A Marco Aurelio Severino LII. Al cardinal Gabriele Trexo y Paniaque

LI

A Cassiano del Pozzo

Presenta il suo discepolo Gian Carlo Coppola che si reca in Roma
per occuparsi della liberazione del maestro.

Molt’illustre signor mio osservandissimo,

Viene il presente don Gioan Carlo Coppula della nostra scola a trattar le cose mie con Sua Beatitudine. La supplico che non manchi per l’audienza di Nostro Signore e dell’illustrissimo Barberino quando sará bisogno, e che l’incammini al negoziare. Credo ch’averá Vostra Signoria molto gusto della sua conversazione, perché è di vita santa e di virtú non volgare dotato; e spero essere in Roma a servirla, e non in vano: perch’è speranza fondata in Dio e ben riconosciuta nelle seconde cause.

Resto al suo comando, e le prego dal Signore tanto che possa sollevar tutte l’oppresse virtú d’Italia. Amen.

 Napoli, 18 di novembre 1624.

Di V. S. molto illustre
servitore affezionatissimo
Fra Tomaso Campanella.


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