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LXVIII. — A Filippo Duplessis Mornay.1
Ora, dacchè i popoli del Belgio hanno stabilita la tregua, sarebbe di comune vantaggio che tra essi e i Veneti si facesse quasi una conoscenza; indi un accordo; da questo forse l’alleanza; e dal tutto insieme alcuna cosa da tornare a pro della Religione riformata. L’occasione sarebbe in pronto, se quelli volessero qua mandare un legato per dar notizia della tregua: per questo i Veneti invierebbero un altro legato a fine di congratularsi: il rimanente verrebbe in conseguenza. Da piccoli principii i gran successi hanno origine. E se il medesimo si facesse dal principe di Brandeburgo, per ciò che spetta al ducato di Cleves, sarebbe a Lei gran merito l’aver ciò promosso o aiutato, e da tornare a gloria di Dio. Di queste cose ho trattato anche in altre lettere.
La grazia di Dio signor nostro, sia sempre sopra la S.V., degna di altissima venerazione.
- 12 maggio, 1609.
- ↑ Si veda la nota posta a pag. 48. Questa lettera, scritta in latino, non ha data di luogo, e porta l’indicazione: De Padre Paolo a M. Duplessis.