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A Bellosguardo
San Matteo, vigilia di Natale 1627
Molto Illustre e Amatissimo Signor Padre.
Desiderando io che in queste santissime feste di Natale, e in molte altre ancora, V. S. arrivi al colmo d’ogni bramata consolazione, vengo con questi pochi versi a fargliene felicissimo augurio, e prego il Signor Iddio, che in questi benedetti giorni il suo animo goda tranquilla pace, e il simile a tutti di casa.
Mando alcune coserelle per i fanciullini dello zio, il collare maggiore con i manichini sarà d’Albertino, gli altri due degli altri più piccoli, e il canino della bambina, le paste di tutti, eccetto i mostacciuoli che sono per V. S. Accetti la buona volontà che sarebbe pronta per far molto di più.
Ricevei il vino e anco il rabarbaro; la ringrazio; e prego il Signore che le rimeriti tante sue amorevolezze con l’aumento della sua santa grazia. Con che per fine mi raccomando a tutti molto affettuosamente.
sua figliuola Affezionatissima
S. M. Celeste.